racconti
GIOVENTU' CANNIBALE
a cura di Daniele
Brolli
(Einaudi Stile Libero)
E' da qualche anno (diciamo da quando è
uscito
Dylan Dog, tanto per fissare le idee) che si parla di
horror, splatter, gore, e via sanguinando. Oltre l'orrore quieto
di King, nuovi fermenti solcano la letteratura tra il
nero
e l'horror, tanto che dare anche qui origine ad una serie di sottogeneri,
ciascuno con debita etichetta, ai quali i critici disperati agganciano
questo o quello "nuovo" autore.
In questa antologia, a cura dell'onnipresente Daniele
Brolli, sono raccolti una serie di racconti di autori
italiani (i mitici giovani autori
italiani!) catalogati sotto la voce "orrore
estremo". Qualcuno, più esterofilo, potrebbe arrischiarsi
a chiamarli "splatterpunk", se non fosse che, essendo
italiani, non fanno egualmente moda (ben lo sa Mondadori,
uscita tempo fa con l'antologia "Splatterpunk", in cui
traduzioni e formula editoriale mostravano in tutta la sua miseria l'idea
della "moda" splatterpunk).
Gli autori qui raccolti sono in effetti nomi emergenti
della letteratura italica; paradossalmente, il più noto di tutti
è tale Daniele Luttazzi, proprio perché fa
di un certo humour nero e cinico il suo cavallo di battaglia televisivo.
Gli altri sono noti solo agli addetti ai lavori, qualcuno ha già
pubblicato anche romanzi, ma presso case editrici di difficile
reperibilità.
La cosa migliore è di Andrea Pinketts (secondo in
ordine di fama), già autore per Feltrinelli di tre romanzi
(gialli?), il quale racconta in un devastante e fulminante "Diamonds
are for Never" l'intrecciarsi di storie di rapine, gite e sgarri.
Anche Aldo Nove (andatevi a recuperare il suo
"Woobinda" da Castelvecchi) se la cava bene
raccontando una storia non troppo splatter di due uomini alle prese con
attività di tipo lesbico. Ma direi che tutti i racconti
raggiungono
una piena sufficienza, vuoi per originalità, idee e stile, mai
troppo esagerato o di maniera.
Da tenere tutti più o meno sott'occhio.
Livio (24-12-1996, letture sotto l'albero)