Dati per dispersi i Portishead (al lavoro? in miniera?),
il suono di Bristol ora abita qui. Non solo geograficamente (la
Cup of Tea ha sede a Bristol) ma anche in senso
musical-progressivo.
Questo CD appare come una vera e propria mappa delle promesse possibili in
ambito trip-hop (e bisognerà attendere l'uscita di Headz
II della MO'WAX per dire se siamo in presenza di una vera
e propria fuga in avanti o almeno di lato).
Il faro guida sembra il sound di Monk e Canatella, presenti
con tre pezzi (fra cui il recente singolo I can water my plants),
cui deve qualcosa il ritmico soul di Statik Sound System.
Perle di trip-hop evoluto anche per The Eff Word e
Spaceways, capaci di riesumare i fantasmi della wave
più snob nel loro Crimes.
Squeeler di Red e Timber di
Grantby grandeggiano negli ormai d'obbligo tributi al
Morricone-soundtrack. Purple Penguin con Passion
scherzano al limite del plagio con Portishead e, a chiudere questo
imperdibile lavoro, il drum'n'bass non proprio irresistibile (ecco, forse
l'unica ombra) di Oska.