storie di musica

NAPOLI MILLECOLORI


Nuova Compagnia di Canto Popolare - InCanto Acustico - CGD east-west - ( 1996 )



Raramente l' immodestia può essere perdonata: questo è senz'altro uno di quei casi. L'ultima opera della grande NCCP è davvero, di nome e di fatto, un incanto acustico. Si tratta della registrazione dal vivo di un tour che ha attraversato l'intera penisola, da Catania a Trento, nei primi sette mesi del 1996.Purtroppo è un disco di addio, perché è l'ultimo in cui compare la splendida voce di Giovanni Mauriello, uscito dal gruppo nel settembre del '96. L'incantesimo è perfetto, anche per quanto riguarda il suono della lira pontiaca, che spesso, durante il tour, aveva avuto dei problemi di amplificazione. Ed è proprio Egea, un assolo di lira pontiaca, ad essere uno dei momenti più alti della poesia di questo CD.

Molto toccanti, soprattutto per chi conosce la NCCP degli anni '70, le riletture di certi pezzi come In galera li panettieri, Vurria ca fosse ciaola, Moresca mia, la tarantella del '600 e La ciorta (ca 'ngrata).

Oltre alla già citata Egea, ci sono altri due inediti: la tradizionale Antidotum tarntulae, L'Italia è bbella ed il rap Fronne, entrambe di Carlo Faiello. Spiccano inoltre, fra gli altri brani, Vottate l'acqua (alla quale è accodata una breve tammurriata che riecheggia La canzone di Zeza) e Danza d'Oriente che, in concerto, acquista la suggestione atmosferica che mancava nella troppo elaborata registrazione in studio del disco Medina (1991).

È certamente il più bel disco del 1996 (e, tra l'altro, è già in offerta).

Nuova Compagnia di Canto Popolare :

Giovanni Mauriello: voce / Fausta Vetere: voce e chitarra / Corrado Sfogli: chitarre classica e battente, mandola, mandolino, mandoloncello e bouzouki / Carlo Faiello: basso, mandola e voce / Michele Signore: violino, lira pontiaca, mandoloncello e bouzouki / Franco Faraldo: percussioni / Antonio Romano: voce / partecipazione speciale di Mario Ricciardi ai fiati

InCanto Acustico:

In galera li panettieri / Vurria ca fosse ciaola / Li sarracini adorano lu sole / Egea -Medina / Moresca mia / Antidotum tarantulae -Tarantella del '600 / L'Italia è bbella / Tzigari / Danza d'Oriente / Stella d'argiento / Musica popolare / Vottate l'acqua / Moresca del gatto / Uno, doje e tre -Fronne / La ciorta / Pe' dispietto


La Moresca - Saracenia - Robi Droli -(1996)



Dopo la cassetta autoprodotta nel 1995, è uscito per la Robi Droli il secondo lavoro della Moresca, un bel gruppo di nove elementi diretti da Rosario Del Duca.

Il percorso musicale del CD parte da Napoli, passando poi per i vari paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sulla scia della Nccp di Corrado Sfogli. Non per questo, Saracenia manca di originalità. Anzi, quasi tutti i brani del disco sono di una raffinatezza e di un'intensità elevatissime.

Boro bi nahajat è un estasiante viaggio strumentale nel deserto; i richiami flamenchi di Gente pe' dint' o mercato ci fanno pensare a una canzone di scuola 'sfogliana'; Maje a pazzià è un canto di denuncia contro lo sfruttamento minorile; Paisi mio luntanu è un triste brano in dialetto siciliano; Oje Madonna fance chiovere è una tammurriata quasi 'da camera'; Villanella a lu bene tuio vacante è una villanella paragonabile per la bellezza a quelle del maestro De Simone; Ainékaras è una canzone trascinante conclusa da un tipico ritmo macedone reso famoso in Italia dagli Area in Luglio,agosto, settembre nero; infine, da ricordare anche Non potho reposare, un commovente omaggio alla voce più amata della Sardegna, quella di Maria Carta.

Tra i musicisti, spicca soprattutto il duo S.Trenca-M.G.Rossi ai plettri.

La Moresca:

Vittorio Acone: voce / Luciano Carotenuto: flauto traverso e ottavino / Vito Ercole: tammorre, tamburelli, darbouka, djembè, pandeiro, percussioni e batteria / Fulvio Gombos: basso elettrico e contrbbasso / Pietro Quirino: voce / Clotilde Punzo: voce / Paola Rispoli: violino / Mario G. Rossi: chitarre, bouzouki, lauto, saz, baglamà, quenacho, tofa e voce / Stefano Trenca: chitarra classica, chitarra flamenca, bouzouki, lauto, saz, charango, palmas, fisarmonica e voce / partecipazione speciale di Enzo Di Mauro alle highland bagpipes, Alfredo Notarloberti al violino e Carmine Bruno alle percussioni.

Saracenia:

Oje Madonna fance chiovere / Paisi mio luntanu / Gente pe' dint' o mercato / Boro bi nahajat / Ave Maria / Ballo in tondo / Non potho reposare / Ainékaras / Maje a pazzià / Tarantella del Monte Dragone / Villanella a lu bene tuio vacante / La Catubba



Gruppo Operaio 'E Zezi di Pomigliano d'Arco - Zezi vivi - Il manifesto

( 1996 )



Tra il primo ed il secondo disco degli Zezi ci sono voluti quasi vent'anni; per fortuna, l'attesa del terzo lavoro discografico è stata molto più breve: grazie a Il manifesto, il gruppo musicale più impegnato d'Italia è riuscito a pubblicare un CD, per 16/19 registrato dal vivo, durante i concerti del 26 e 27 settembre a Napoli. Una triste nota è data dall'abbandono di Marcello Colasurdo, voce portante degli Zezi dalle origini, che ha sbattuto la porta dopo (pare) una grossa lite.

Ugualmente il gruppo di Pomigliano appare in forma smagliante, in special modo nelle trascinantissime tammurriate, nelle quali vi sono due ospiti d'eccezione, appartenenti alla viva tradizione campana: Tonino Esposito e Antonietta Toscano.

Ottime le voci soliste di Matteo nella Cilentana, di Sebastiano 'O Miciariello in Saluto e del 'neo-acquisto' Monica in O munachino. Purtroppo, coi nuovi arrangiamenti, Pummarola black, O Vesuvio e G7, zimbre e caprette perdono molto rispetto alle versioni originali. Di Tammurriata dell'Alfasud, il primo disco, c'è solo la splendida (anche se mutilata) 'A Flobert, ribattezzata Sant'Anastasia.

Tra i nuovi componenti, c'è da segnalare ai fiati Lello Settembre, già membro dell'Art Ensemble of Soccavo.

Il CD è stato dedicato allo spodestato popolo Saharawi, le cui musiche tradizionali aprono l'opera degli Zezi.

Gruppo Operaio 'E Zezi di Pomigliano d'Arco:

Matteo D'Onofrio: voce / Monica Pinto: voce / Gaetano Caliendo: chitarra acustica e cori / Sebastiano Ciccarelli: tammorre e voce / Angelo De Falco: scetavajasse, triccabballacche, putipù, trombetta, grancassa e cori / Antonio Fraioli: vilino, viola, tamburi, castagnette e cori / Lello Settembre: clarinetto, clarinetto basso, flauti, ciaramella, scacciapensieri e cori / Simona Sanseverino: cori / Nicola De Luca: batteria e darbouka / Oscar Montalbano: basso elettrico e mandola / partecipazione speciale di Antonietta Toscano alla voce, Tonino Esposito alla tammorra e alla voce, Antonio Paliotti al mandolino, David Petrosino alla fisarmonica e ai cori, Thiendella Faye alla voce

Ospiti specialissimi: El-Wali Mustafa Sayyed

Zezi vivi:

Canto saharawi ( Gruppo di musica e danza El-Wali Mustafa Sayyed ) / Omaggio ( Cilentana - Invocazione alla Madonna delle Galline - Saluto ) / Pummarola black / Giuglianese / Mala Rogna / Auciello ro mio / O mercato e a festa / A tabbacchera / Riavulo / Luvì, Luvì / Marò, marò / Peppeniè / N'adda fa bene / Vesuvio / Sant'Anastasia / Capipalliasti / Posa 'e sorde / O munachino / G7: zimbre e caprette.


Tammurriata di Scafati - 'O Vesuvio - Edizioni musicali Il Pontesonoro

( 1997 )

Dopo una troppo lunga attesa, è finalmente uscito il primo CD della Tammurriata di Scafati, progetto che coinvolge da anni vecchi cantanti e suonatori di tammorra insieme alla nuova generazione, rappresentata principalmente da Antonio 'O Lione alle tammorre, Nando Citarella alla voce ed Erasmo Treglia, degli Acquaragia Drom, alla ciaramella. I vecchi sono alcuni dei protagonisti delle ricerche sul campo effettuate da Roberto De Simone negli anni '60 e '70. Le due maggiori, e forse uniche, pecche del CD sono la breve durata ( 31 min. ) e la degenerazione canzonettistica di Nando Citarella ( più tristemente noto come il giullare di RAI UNO in N'ata botta.

Strettamente popolari sono i primi tre brani ( tre tammurriate tradizionali di cui le prime due sono registrate dal vivo ), la Cilentana e la Fronna 'e limone ( due dei più tipici esempi di canto a distesa campano ). Ben quattro dei brani nuovi sono firmati da Erasmo Treglia: il più bello è Serenata turchina, nel quale la chitarra battente, la ciaramella e la voce ipnotica di Nando Citarella si intrecciano in maniera incantevole.

Il CD 'O Vesuvio si può trovare anche insieme al n° 25 della rivista World Music.

Tammurriata di Scafati:

Vincenzo Pepe: voce / Giovanni Del Sorbo: voce / Antonio Torre: tammorra

Antonio Matrone: tammorre / Nando Citarella: voce, tammorra, tamburelli e chitarra battente / Erasmo Treglia: ciaramella, putipù, coro e castagnette / Piero Studioso: chitarra battente e scacciapensieri / Tiziana D'Angelo: voce / Clara Graziano: organetto, coro e castagnette / Elia Ciricillo: tamburello e coro / Pietro Carfì: coro

'O Vesuvio:

Tammurriata d' 'o pepe / Tammurriata d' 'o pietto / Cilentana / All'Avvocata / Formiche e cicale / Serenata turchina / Fronna 'e limone / N'ata botta / Tarantella d' a fatica / È scappato 'O Lione


Marcello Colasurdo e paranza - E manco 'o sole ce 'a sponta - Compagia Nuove Indye ( 1997 )

Marcello Colasurdo è proprio 'una montagna di creatività', come lo definiscono i suoi musicisti nelle note di coda del CD: dopo l'esperienza ventennale con gli Zezi e le partecipazioni speciali con i Bisca ( La bomba intelligente ), Daniele Sepe ( Spiritus mundi ) e gli Almamegretta ( Sanacore ), Marcello ha deciso di intraprendere una carrira solistica, confermando così la sua voce imponente come una delle migliori della zona partenopea.

Con lui sono finiti altri due ex-Zezi, il contrabbassista Pasquale Volante e Salvatore Iasevoli alle tammorre. Alcuni dei brani proposti in E manco 'o sole ce 'a sponta sono gli stessi che Marcello interpretava con il suo vecchio gruppo, ma la scarna strumentazione ce li fa ascoltare da un'angolazione diversa, che si incentra essenzialmente sulla voce. Un'eccezione è rappresentata da Ritarantella, il pezzo finale, dove i musicisti dimostrano il loro valore rileggendo uno dei classici resi famosi dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare.

Tra le numerose tammurriate e fronne c'è lo spazio anche per una ninna nanna ( Le fiabe del bosco ), una marcia ( Catarina ) e due tarantelle ( Peppenella e la già citata Ritarantella ); manca purtroppo un brano che si distacchi per originalità dagli altri del genere etnico-napoletano.

Marcello Colasurdo: voce e tammorra

Paranza:

Salvatore Iasevoli: tammorre, tamburelli e coro / Vincenzo Ciccarelli: tammorre e coro / Luca Dell'Aversana: chitarra / Ferdinando Piscopo: mandolino, mandola, chitarra, timpano e sonagli / Pasquale Volante: contrabbasso, rullante, timpano, piatti, triangolo, sonagli, zoccoli e coro

E manco 'o sole ce 'a sponta:

Rituali: Salita -Prova d'ammore - Lotta e contesa / Catarina / A suffragio / Peppenella / Cilentane / Ammore luntano / Voci di venditori ambulanti / Le fiabe del bosco: Richiamo dei grifoni -Auciello grifone - La sposina / Ritarantella

Recensioni a cura di Giorgio Meneghetti, immagini a cura di Andrea Mattarea



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