Di questo INDUBB si parlava già all'uscita del
fortunatissimo SANACORE 1995: l'idea era una volta di
più di marcare da vicino le intuizioni del padre ispiratore del
suono Almamegretta, quell'Adrian Sherwood che
dietro i banchi della sua On-U-Sound ha assolutizzato il suono dei
nostri verso il dub.
Ma il disco soffre per questa monoliticità programmatica: e
a fare le spese di questo riprocessamento è in primis
proprio la voce di Rais, che alla fine dell'ascolto
complessivo appare quasi episodica, rispetto alle massicce iniezioni di
basso ed elettronica.
Intendiamoci: è un disco ben prodotto, perfino adatto a
vendere bene oltre frontiera, e forse proprio perché dietro
questo collage di remixes (fra gli altri anche il guru
Laswell, Scorn e il team della
Verba Corrige di Eraldo Bernocchi -accanto a Rais nella
più stimolante avventura di Ashes), si perde un po' della
peninsularità di Almamegretta.