militia
ELVENGAMELLO
Materiali Sonori
copertina ELVENGAMELLO


Se mai ritorno alla scena musicale dalle nebulose è stato tanto atteso (o forse no, visto che per i Militia non era mai stata gloria commerciale), beh è stata attesa e fatica spesa meravigliosamente. Ci si innamora di questo concept album e dei suoi pure evidenti difetti fin dal primo ascolto: suoni rimescolati che portano traccie del passato post-punk e wave ma veste ultramoderna dance-oriented (in effetti è già in circolazione un 12" di remixes con TRANSGLOBAL UNDERGROUND ed altri e in programmazione è un intero cd di rimissaggi) e presenze eterodosse in qualità di "narratori" (Philippe Leroy, Salvatore Sciarrino, Pupi Avati, Vincenzo Cerami, ed il cartoonist Angese fra i più noti) creano un progetto inutilmente definibile come "disco". E' piuttosto la mappa possibile di un preciso luogo geografico, l'Umbria, che attira a sè musicisti e narratori fra salti di tempo e di metafora (ELVENGAMELLO è espressione che spregiativamente indicava le truppe inglesi delle colonie al seguito dei liberatori alla fine della seconda guerra mondiale, "liberatori" ad un grado inferiore, e padri ideali delle schiere di coloro che nelle moderne ondate migratorie ancora qui cercano libertà e trovano il medesimo disprezzo), dando corpo in forma di parola e di musica ad eventi altrimenti sepolti dal tempo o dando corpo a storie mai esistite ma rese meravigliosamente reali. Se proprio vogliamo cercare un referente vicino a questo progetto il pensiero corre solo parzialmente all'altro bel concept album di casa Materiali Sonori MARCO POLO, e ben più programmaticamente ai progetti di HECTOR ZAZOU (l'isomorfismo im/possibile fra 17 PLUVIOSE con PHILIPPE LEROY e l'incipit di I'LL STRANGLE YOU con GERARDE DEPARDIEU in SAHARA BLUE), e per talune idee strettamente musicali con il polimorfismo globale di JAH WOBBLE. Questi referenti finiscono qua e là per gettare ombre fastidiose di primogenitura sull'idea di fondo (dicevamo sopra che qualche pecca c'è), come pure si notano in misura lieve grumi di musica più grave, ma sono pochi nei e del tutto trascurabili per un lavoro forse fra i più belli mai prodotti in questo decennio da Materiali Sonori e sicuramente il più bello di sempre per i MILITIA.

E' disponibile anche una intervista ai Militia

Leonardo (13-10-97)





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