Dicembre 2008 |
Mer 26 Nov 2008 |
Mer 19 Nov 2008 |
Mer 12 Nov 2008 |
Mer 5 Nov 2008 |
Ottobre 2008 |
Mercoledì 26 Novembre
Dj Zero
David Bowie,
Adem,
Olafur Arnalds,
Final Fantasy,
Costanza,
Tricky,
The Bug,
Santogold,
The Chap,
Bomb The Bass,
Sonar Kollektiv Orchester,
Roland Appel,
Cobblestone Jazz,
B12,
Chemical Brothers,
Soulwax,
2562,
Soft Cell.
Mercoledì 19 Novembre
Leonardo
Mercoledì 12 Novembre
Leonardo
The Cure,
David Byrne / Brian Eno,
Moltheni,
Benoit Pioulard,
Jay-jay Johanson,
Helios,
Alias,
Cranes,
Anne Clark,
Nina Kiner,
Emiliana Torrini,
Dido,
Matthew Herbert Big Band,
AGF,
Recovery,
Kieran Hebden / Steve Reid.
Mercoledì 5 Novembre
Dj Zero
Carnival of Fools,
La Crus,
Afterhours,
Le Luci Della Centrale Elettrica,
Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo,
Ultraviolet Makes Me Sick,
Mothlite,
Her Name Is Calla,
Singer,
The Chap,
Pyramids,
Sigur Ros,
Susanna And The Magical Orchestra,
Life beyond Mars,
Bowie covered,
Roland Appel,
2562,
Santogold,
Chemical Brothers,
Soulwax,
The Cure,
Joy Division.
Sabato 29 Novembre
Like Black Holes in the Sky: The Tribute to Syd Barrett, 2008; voto: 5 su 10.
Un disco tributo a Syb Barrett compiuto da un gruppo di personaggi legati al metal / noise / indie. Se non fosse per la forza degli originali, che rimangono attuali ancora oggi, il risultato sarebbe veramente pessimo. Ovviamente più incattivite sporche e rumorose dell'originale, ma non troppo, come se non si volesse osare. Pochi i brani che dicono qualcosa.
Venerdì 28 Novembre
Recovery, 2008; voto: 7 su 10.
Venti artisti di elettronica estrema si confrontano con venti spesso insospettabili cover di brani a loro cari. Confezione peculiare (dieci sette pollici in una scatola), ci sono delle cover spettacolose per destrutturazione (come ci si sarebbe aspettato) ed altre per rispetto dell'originale (come non ci si sarebbe banalmente aspettati). Qualità alta, ma di ascolto difficile.
Giovedì 27 Novembre
Susanna & The Magical Orchestra
Melody Mountain, 2006; voto: 6 su 10.
Il rischio di un disco di cover cantate tutte alla stessa maniera (voce e strumentazione minimale) è di finire con un disco noioso. Qui il rischio è evitato per un pelo: ci sono un paio di brani meravigliosi, e qualche rivisitazione talmente lontana dall'originale da essere originale.
Mercoledì 26 Novembre
Headthrash, 2008; voto: 6 su 10.
Energia breakbeat, sullo stile Chemical Brothers. Terzo disco in quasi dieci anni, non sono malaccio nel complesso, ma soffrono di carenza di originalità.
Martedì 25 Novembre
Jim Noir, 2008; voto: 6 su 10.
Un dischetto disinvoltamente pop; cantautore (ma suona tutto, e si produce pure) di Manchester, con salde basi negli anni sessanta (Beach boys), psichedelia (Barrett) ed agganci più recenti (Beta Band, ad esempio). Forse un po' troppo leggero.
Lunedì 24 Novembre
Lightbulbs, 2008; voto: 6 su 10.
Scozzesi (tre, forse quattro), di precedente influenza crauta rock, al terzo disco annacquano il suono e lo fanno diventare più pop, più funk, rimanendo piacevoli all'ascolti ma labili nel ricordo.
Domenica 23 Novembre
iii, 2008; voto: 6 su 10.
Mi pare che ultimamente molti artisti elettronici si stiano buttando sul pop. Come questo Milosh, al terzo disco (da cui il titolo in numeri romani). Partito dal down tempo, qui abbiamo delicate canzoni pop di stampo elettronico, con voce e ritmiche rilassate, carine ma innocue.
Sabato 22 Novembre
Rodulate, 2008; voto: 5 su 10.
Dopo tredici anni, Luke Vibert rispolvera la collaborazione con Simmonds (assieme avevano praticamente esordito) e produce questo nuovo disco. Esce per la rephlex, ed è in perfetto stile. Pure troppo. In altre parole, esercizio di stile personale, ricalcando suoni e sviluppi già sentiti. Disco inutile.
Giovedì 13 Novembre
Last Days of Silence, 2008; voto: 5 su 10.
Sono passati dodici anni dalla uscita del lavoro precedente di questi due autori su Warp. Non è valsa la pena aspettare, perché i (troppi) brani presenti sono tutti piuttosto ordinari, nessuno rimane impresso, e sono tutto sommato piuttosto ordinari, per non dire già vecchi.
Mercoledì 12 Novembre
Heat: the Remixes, 2008; voto: 4 su 10.
Più di venti brani dei Soft Cell in versione remixata. Si fa fatica a finire il disco, anche e sopratuttto perché ci sono momenti veramene imbarazzanti, che riducono in poltiglia informe dei brani ormai nel novero dei classici. Operazione che a priori poteva essere interessante, me nei risultati è veramente triste.
Sabato 8 Novembre
Non-Stop Erotic Cabaret (deluxe edition), 2008; voto: 7 su 10.
Uscito nel 1981, il disco sorprende per qualche brano che non risente del peso degli anni. Altri, invece, si sentodo datati, ma il valore storico è indisputabile. Il secondo CD contiene materiale (singoli, remix, eccetera), che completano l'immersione nell'epoca.
Venerdì 7 Novembre
Spectrum, 14th Century / Plays To Please, 2008; voto: 6 su 10.
Grande orchestratore, archi e fiati a profusione, ma qui si tratta di canzoni. In questi due EP che preannunciano l'album, Owen Pallett canta (non gran che la sua voce, ma si adatta), per dare luogo a canzoni che, se non fosse per il piglio indie, sarebbero adatte a qualche show holliwoodiano.
Giovedì 6 Novembre
Sonic Diary, 2008; voto: 7 su 10.
Già voce per Tricky, questa signora italiana se ne esce con un disco molto inglese e ben riuscito. Tra sonorità trip-hop ed elettroniche disturbate, il disco suona molto compatto, nonostante la presenza di alcune cover molto lontane dall'immaginario trip-hop (Rino Gaetano!!!), e riesce convincewnte anche nei momenti più pericolosi.
Mercoledì 5 Novembre
23 Seconds, 2007; voto: 6 su 10.
Ce ne poco, di jazz, in questi Cobblestone Jazz. O meglio, ce ne è a livello di spirito compositivo: tracce elettroniche, tecno anche minimali, con uno stile Jazz. E se in qualche punto la cosa riesce, in altri è un po' noiosa (ed in questo la dimensione del doppio cd non aiuta). Nel complesso, tutto sommato, un disco piacevole, ma da accorciare.
Martedì 4 Novembre
London zoo, 2008; voto: 6 su 10.
Un po' dubstep, ma meno dub e più step, più allegro e cantato. Spesso hip-hop, ma con basi musicali più articolate del nomrale. Positivo all'ascolto, sicuramente sopra la media del dubstep e dello hip-hop. Ma poco varipinto per essere considerato buono.
Lunedì 3 Novembre
Future Chaos, 2008; voto: 5 su 10.
Il ritorno dopo molti anni di Tim Simenon e della sigla Bomb the Bass si avvale della presenza di numerosi e famosi ospiti. La prova è decisamente scialba, poco future (non ci sono cose nuove, ma rimasticazioni di sperimentazioni precedenti) e poco chaos (molto misurato, molto trip e poco hop), piuttosto furbetto e pop.
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