Lunedì 31 Agosto
Clockwork, 2009; voto: 6 su 10.
C'è ancora spazio per down-tempo e nu-jazz? Alif Tree pensa di sì, visto che il disco è su queste lunghezze d'onda. A me sembra un disco onesto di roba viennese del tempo passato.
Giovedì 27 Agosto
Love In The Time Of Recession, 2009; voto: 6 su 10.
Un gruppo / nome storico che continua a produrre musica. Disco non particolarmente eccitante. Una serie di canzoni, simpatiche a momenti, atmosferiche e poppeggianti, ma un po' fragili all'ascolto ripetuto.
Mercoledì 26 Agosto
Private South, 2008; voto: 6 su 10.
Rock (poco) post e (molto) psichedelico e un po' "crauto". Gruppo italiano (Piemonte), piuttosto rumorosi, con qualche cantato qui e li'. Un po' pesanti, nei suoni e nell'esposizione. Dignitosi all'ascolto.
Martedì 25 Agosto
Hidden Conversations, 2009; voto: 6 su 10.
Una grande voce: partito dal soul-jazz, folk, e poi contaminato, tra gli altri, dai Massive Attack (Del Naja collabora in un paio di brani). Un buon disco, se non fosse che il tutto è già sentito, fuori tempo massimo. Per nostalgici del trip-hop.
Lunedì 24 Agosto
The Invisible, 2009; voto: 5 su 10.
Non necessariamente tutto quello che passa per le mani di Herbert funziona. Pigliamo questo trio londinese: un miscuglio di electro, psichedelia, jazz, funk, post-punk, e l'invisibilità totale. Ascoltati, si dimenticano subito.
Venerdì 21 Agosto
Rhaianuledada (Songs To Sissy), 2009; voto: 6 su 10.
Lui è italiano, ma i riferimenti, forti, molto forti, sono Nick Drake, Tom Waits, per non parlare dei più recenti Will Oldham e Devendra Banhart. Canzoni d'atmosfera fumosa, dignitose, ma troppo poco originali.
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