Marzo 2007 |
Mer 28 Feb 2007 |
Mer 21 Feb 2007 |
Mer 14 Feb 2007 |
Mer 7 Feb 2007 |
Gennaio 2007 |
Mercoledì 28 Febbraio
Leonardo
Mercoledì 21 Febbraio
Leonardo
!!!,
Deerhunter,
Arcade Fire,
Blackfield,
Giardini di Mirò,
Calla,
Meganet presenta la net label Electrosound,
17 pictures,
Do Make Say Think,
Helios,
Amon Tobin,
Funkstorung,
Robertina e Gatto ciliegia,
4 Hero,
Herbert.
Mercoledì 14 Febbraio
DjZero
Playlist 2006 di DjZero:
Burial,
Comfort,
Nathan Fake,
Matmos,
Pallin,
Sao Paris,
Psapp,
Sickoakes,
Workhouse,
Whitest Boy Alive.
Playlist 2006 del Presidente:
Carnifull Trio,
Ludovico Einaudi,
Nathan Fake,
Magoni e Spinetti,
Matmos,
Wim Mertens,
Nouvelle Vague,
Beth Orton,
Thievery Corporation,
Alta Infidelidad.
Melodium,
Marsmobil,
Ginevra Di Marco,
Tunng,
Thievery Corporation,
Riccardo Sinigallia,
Part timer,
Midori Hirano,
Ampop,
Bat for lashes.
Mercoledì 7 Febbraio
Luca
Diana Ross and the Supremes,
Amy Winehouse,
Bugz in the Attic,
Black Eyed Peas,
Mario Biondi and the High Five Quintet,
saint-Germain des Pres Caf0,
Massive Attack,
Wise in Time,
Alpha,
Casino Royale,
Assalti Frontali,
The Album Leaf,
PFM,
Banco del Mutuo soccorso,
Emerson Lake and Palmer
Grizzly Bear,
Televise,
Workhouse.
Lunedì 26 Febbraio
The Best of, 2007; voto: 2 su 5.
Un disco che raccoglie alcune canzoni con Lisa Gerrard alla voce: branidi Dead Can Dance, lavori solisti, colonne sonore. Nulla di particolare. Anzi, direi fondamentalmente inutile per chi ha molti dei suoi lavori. Il voto quindi riflette l'operazione, e non il contenuto.
Sabato 24ebbraio
Strength in Numbers, 2007; voto: 3 su 5.
Continuano la loro tranquilla opera (quinto disco, se non sbaglio) a metà strada tra il post-rock e l'indie rock, i Calla, gruppo statunitense con nomi e persone di origine italiana. Un buon disco, senza essere eccezionale, da ascoltare la notte, in autostrada, d'inverno.
Venerdì 23 Febbraio
All Of A Sudden I Miss Everyone, 2007; voto: 3 su 5.
Post-rock alla GYBE, dove al posto del freddo canadese si inserisce il deserto texano. Il rumore è un po' meno presente, le chitarre suonano meno distorte, le progressioni ci sono tutte (sei brani per 45 minuti, con punta di tredici); disco ascoltabile, ma col rammarico che non riesce a sfondare.
Mercoledì 21 Febbraio
My Heart Has A Wish That You Would Not Go, 2007; voto: 2,5 su 5.
Scozzesi, Chemical Underground, i dischi precedenti, titolo preso da L'Esorcista, insomma tutte le premesse per un post-rock alla Mogwai. Ed invece ballatone romantiche, archi, cose del genere. Una delusione, nella misura in cui aspetto altro. Il disco non è bruttissimo, ma insomma...
Lunedì 19 Febbraio
Robertina e Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo
Cuore, 2006; voto: 3,5 su 5.
Dopo una prima collaborazione di qualche tempo fa, Robertina, cantante, e Gatto Ciliegia ai suoni, si confrontano con la tradizione melodica italiana, reinterpretando una serie di classici (Senza Fine, io che Amo solo Te, giusto per nominarne alcuni). L'operazione di asciugatura dei brani, con arrangiamenti ridotti al minimo, voce soffusa senza essere virtuosa, producono un disco molto bello, emozionale, da ascoltare in completo raccoglimento.
Sabato 17 Febbraio
Scirocco
Einaudi Stile Libero Noir, 2005
Un autore della scuola Wu Ming (segnalato ad Einaudi dal gruppo di lettura costituitosi attorno a questa esperienza); e dell'esperienza Wu Ming riprende stile, approccio, scrittura e dimensioni (seicento pagine di romanzo). La storia di tre reduci più uno, due giovani, altri comprimari, trame più nere che rosse, qualche sorpresa, un affresco della storia nascosta dell'Italia. Un romanzo che oltre a divertire insunua parecchi dubbi.
Venerdì 16 Febbraio
Blackfield II, 2007; voto: 2 su 5.
Pop, molto pop. Pure troppo. La psichedelia ed il rock indipendente degli esordi sono molto lontani da questo disco, pop di qualità, ma senza nerbo e motivi di interesse.
Giovedì 15 Febbraio
100 lbs (reissue), 2006; voto: 2,5 su 5.
La ristampa del primo (?) disco di Herbert (stiamo parlando di almeno dieci anni fa), con un bonus cd aggiuntivo contenente il solito gruppo di rarità, inediti e fondi di barile. Detto che si tratta di dance decisamente astratta, che si sente (a posteriori) che il personaggio c'è e si farà, per il resto è piuttosto tump tump tump a tratti soporifero.
Martedì 13 Febbraio
Plume, 2006; voto: 2,5 su 5.
Molto ma molto ambient, molto Eno, ma essendo il tenutario dal Canada e pubblicando per Kranky, non puo' esimersi dal ricordare un po' la stagione del post-rock dei GYBE! Nel complesso, tuttavia, non si imprime né per melodie né per suoni, restando troppo di sottofondo.
Lunedì 12 Febbraio
Lo Compilation, 2006; voto: 3 su 5.
Una doppia compilation che mette in file materiale della Lo Recording: c'è molto Yokota, Red Snapper e Toob, Rothko, e pochi altri. Proprio per il fatto che i partecipanti non sono tantissimi, l'atmosfera è piuttosto uniforme, piacevole e scorrevole, nonostante la lunghezza.
Domenica 11 Febbraio
You Are Beautiful At All Times, 2006; voto: 2,5 su 5.
Ninja Tune un po' anomalo. Triphoppeggiante, ma non più di tanto, ricorda un po' il disco di Wise In time, elettronica di multiforme ispirazione, molto suonata e a tratti jazzata, poi arriva lo shoegaze e fa piazza pulita. Interessante, ma con pochi spunti notevoli.
Sabato 10 Febbraio
Two Times Five Lullaby, 2006; voto: 3 su 5.
Sarebbe folktronica pura, se non fosse fondamentalmente acustico. Folk, allora? No, nemmeno. Un disco, appunto, acustico, rarefatto, da colonna sonora da film bislacco, con un certo fascino, ma poco di più.
Venerdì 9 Febbraio
Frankie Splits, 2006; voto: 2 su 5.
Il punto di partenza è il (tr)hip-hop, ma poi il tenutario del nome (un dj e produttore tedesco) divaga un po', accostandosi (troppo) al soul e soprattutto al pop. Canzoncine simpatiche, ma alla fine il disco appare piuttosto sconclusionato.
Giovedì 8 Febbraio
You are there, 2006; voto: 3 su 5.
Questi Mono sono giapponesi, e fanno il solito post-rock strumentale come, ad esempio, i precedenti Moly e i più famosi GYBE!. Sei brani dilatati per un'ora di musica, i soliti vuoti, i crescendo ed i pieni, ma alla fine rimane una buona impressione, pur non essendo, ancora una volta, un disco che resterà ad imperitura memoria.
Lunedì 5 Febbraio
Hello shut up, 2006; voto: 3 su 5.
Ritornano i Moly, gruppo della Tenor Vossa, con i soliti strumentali, chitarre vibranti e tappeti rumorosi. Nulla di nuovo, insomma, però c'è più compatezza, compare la voce qui e lì, un po' di movimento giusto per non rimanere fermi e deludere i più esigenti.
Domenica 4 Febbraio
Terrestre Live e varie altre disfunzioni, 2006; voto: 2,5 su 5.
Che senso ha un nuovo disco live a poca distanza dal precedente? Poca, generalmente, anche se i Subsonica sono uno di quei gruppi in cui la dimensione live è fondamentale. Tuttavia, il primo disco, un live classico, è piuttosto inutile. Meglio il secondo, con versioni acustiche, cover e qualche inedito. Un po' poco.
Lemming, 2007; voto: 3 su 5.
Laddove la musica del deserto incrocia il post-rock, l'Italia propone Ronin, creatura dell'attivissimo Bruno Dorella. La qualità delle uscite a nome Ronin è sempre alta, e questo disco rispetta le attese, sposando solo leggermente verso sud (Messico) i suoni dei precedenti dischi. Qualche canzone (si poteva fare meglio), qualche salto acrobatico di troppo, ma nel complesso piacevole.
Sabato 3 febbraio
Cryptograms, 2007; voto: 3,5 su 5.
Esce per la Kranky, ed assieme alla copertina, ci indica la matrice psichedelica del tutto. Brani interessanti, che ricordano molta wave degli anni ottanta, molto strumentali, sporchi e rumorosi. Ma interessanti.
play with the changes, 2007; voto: 1 su 5.
Hip-hop, drum'n'bass, jungle, soul-jazz, ecco cosa hanno fatto i 4 Hero. È giusto parlare al passato, perché questo nuovo disco (5 anni dopo il precedente) è edulcorato, patinato, iperprodotto ed assolutamente inutile.
Venerdì 2 Febbraio
Soldati di Salamina
Guanda Tascabili, 2004
Verso la fine della guerra civile spagnola, un pezzo grosso della Falange sfugge alla fucilazione. Sorpreso e riconosciuto da un repubblicano, quest'ultimo lo lascia fuggire, salvandogli la vita. Su questo episodio, Cercas scrive un libro, in tre parti, raccontando la storia del libro, la storia del falangista, e, forse, la storia del repubblicano. Poteva nascere un romanzo dalle tinte forti, dalle posizioni controverse, ed invece l'eccessiva accademia dello scrittore lo rende piuttosto noioso.
Giovedì 1 Febbraio
Andlaus, 2006; voto: 3 su 5.
La Resonant sta un po' inflazionando il mercato. Ancora un islandese, che produce ancora musica sostanzialmente strumentale, tra l'acustico, l'elettronico e comunque con base sognante. Il marchio di figlio dei Sigur Ros è inconfondibile, l'unico brano cantato ricorda Bjork, insomma, il disco è bellino, ma un po' più di orginalità non guasterebbe.
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